Consociamo meglio la riflessologia plantare

La Riflessologia Plantare è una tecnica terapeutica antichissima, una delle più antiche in assoluto. Quasi certamente veniva praticata in Cina 5000 anni a. C. ma la testimonianza storica più antica risale a 2300 anni a.C. e riguarda un famoso dipinto sulla parete di una tomba egizia, chiamata “Tomba dei Medici” perché vi sono rappresentati interventi chirurgici e altre scene riguardanti medici e pazienti di più di 4000 anni fa. Tra queste scene ne spicca una, nella quale si distinguono due medici che praticano la Riflessologia sui loro pazienti… Nel mondo “occidentale” approdò tardi: si sa che nel Cinquecento, in Italia, lo scultore Benedetto Cellini la praticava su se stesso per curare diversi tipi di disturbi. Ma la svolta si ebbe all’inizio del secolo scorso con il Dottor Fitzgerald, medico americano che lavorava a Vienna, una mente curiosa e intraprendente, che durante un viaggio-studio presso le tribù dei Pellirosse notò che questi ultimi utilizzavano tecniche di pressione sulle mani e sui piedi per alleviare le doglie del parto e altri dolori e da quel momento non smise mai di studiare, sperimentare e approfondire questo tema, circondandosi di amici e colleghi che contribuirono alla diffusione della Riflessologia in tutto il mondo anglofono. Tuttora questa tecnica è molto più diffusa in Inghilterra, Stati Uniti e Australia che nel resto del mondo, anche se in Oriente persiste una forte tradizione di massaggio riflesso del piede (in particolare in India e in Thailandia). Le mappe dei punti riflessi che utilizziamo oggi le dobbiamo proprio al Dott. Fitzgerald e ai suoi allievi e allieve.

La Riflessologia, come quasi tutte le Tecniche Terapeutiche Naturali, si basa sulla considerazione che il nostro corpo ha in sé un efficientissimo meccanismo di Autocorrezione, chiamato anche “Farmacia Interna” ed è proprio questo potente meccanismo, che noi stimoliamo con la Tecnica Riflessologica.

Il Riflessologo pratica pressioni, sfioramenti e piccoli massaggi sulle zone riflesse. I recettori -che sui piedi sono presenti in grande abbondanza- trasmettono queste stimolazioni sotto forma d’impulsi nervosi che vanno a raggiungere istantaneamente la parte del corpo interessata.

Gli effetti possono essere immediati ma in genere i primi risultati si notano dopo due o tre sedute. Per la mia esperienza, nel giro di massimo due settimane il corpo dà una risposta.

Le controindicazioni della riflessologia plantare

Le controindicazioni a riguardo sono le classiche che hanno tutte le terapie basate sul “tocco”, che sono legate alla presenza di micosi -o altre patologie potenzialmente contagiose- localizzate sui piedi. Una controindicazione molto diffusa è quella che riguarda i diabetici e gli ipertesi perché la Riflessologia tende a normalizzare la glicemia e la pressione arteriosa, per cui durante o subito dopo una seduta questi soggetti possono avere un calo di zuccheri o un calo di pressione ma io sono del parere che queste variazioni siano sempre benefiche. Ho avuto recentemente due casi di normalizzazione della pressione arteriosa in soggetti che assumevano farmaci e, dietro monitoraggio e consiglio medico, ne hanno ridotto sensibilmente i dosaggi .

Per chi è adatta la riflessologia plantare

La Riflessologia (che sia Plantare, Palmare, Auricolare etc.) è indicata per qualunque disturbo fisico o mentale: Problemi a carico dell’Apparato Digerente (esofagite, gastrite, epatite, coliche biliari, colite, stipsi, diarrea, meteorismo…), Muscolo-scheletrico (artrosi, cervicalgia, scoliosi, ernia del disco, lombosciatalgia, periartrite, contratture, tendiniti, tunnel carpale, bruxismo), Urinario (calcolosi, cistite, uretrite etc.), Genitale (disturbi del ciclo mestruale, dismenorrea, cisti ovariche, infertilità, prostatite, impotenza), Linfatico (ritenzione idrica, stasi linfatica, cellulite), Respiratorio (rinite, bronchite, asma), Uditivo (iper/ipotensione, tachicardia, insufficienza venosa), Visivo (miopia, presbiopia, glaucoma etc.), Cefalee di qualunque origine, Stati emotivi (ansia, depressione, insonnia etc.).