Cari amici, iniziamo questo nostro incontro presentandovi uno dei maggiori filosofi contemporanei, il prof. Emanuele Severino. Il filosofo, alla domanda “cos’è il destino” ha risposto così: “DESTINO E’ CIO’ CHE STA RADICALMENTE, ovvero siamo l’apparire della coscienza originaria, l’apparire della verità assoluta. E questa è la nostra regalità.”

Chiunque sia incuriosito dall’etimologia delle parole e riconosca nell’origine delle stesse la loro potenzialità, sia creativa che condizionante, data proprio dal segno, potrà verificare che l’origine della parola “destino” si ricollega alla radice indoeuropea da- stinare, ovvero l’esito finale di un avvenimento che sta, e quindi un avvenimento reale, presente.

A differenza del “fato”, la parola destino contiene la possibilità di essere modificato attraverso la volontà dell’essere umano: riconoscendo in quest’ultimo atto volontario compreso nella nostra regalità, annullando, di conseguenza. il vittimismo dell’essere mendicanti.

Questa premessa è indispensabile per addentrarci con maggiore consapevolezza ad osservare il grande enigma che è l’energia vitale. Quella stessa energia che in tantissime occasioni sentiamo venir meno.

Un altro indispensabile aiuto lo andiamo a prelevare da quella visione unitaria dell’essere umano proposta dalla filosofia orientale e rintracciabile con facilità nella Medicina Tradizionale Cinese che ci illustra la forza vitale originaria in questo modo: L’agglomerato di forze originarie chiamato Qi è un serbatoio energetico che si esprime in altre sotto tipologie energetiche specifiche. Una di queste è chiamata Jing e corrisponde all’energia ancestrale, quella ereditata da ciascuno di noi. A differenza delle altre tipologie energetiche, questa particolare energia non può essere rigenerata, possiamo solamente averne cura, proteggerla, armonizzarla.

Evitando la separazione tra medicine orientali e occidentali ci adoperiamo ora nella com-prensione delle stesse; possiamo essere in grado così di traslare questa visione agli studi biologici che più rappresentano la nostra cultura.

In particolare quando parliamo di DNA mtc (mitocondriale), ovvero la specifica attività biologica trasmessa dalla madre ai propri figli, stiamo riferendoci proprio ad una peculiarità dell’energia Jing.

Oltre alla naturale informazione proveniente dal DNA genetico, trasmesso da entrambe i genitori, qualora non vi sia stata suddivisione partenogenetica (divisione spontanea dell’ovocellula in assenza di fecondazione sessuata), noi tutti abbiamo ereditato, senza alcuna possibilità di dubbio, tutte le informazioni contenute nel DNA mitocondriale trasmesso da nostra madre.

Ma cosa sono i mitocondri?

I mitocondri sono considerati dalla biologia ” la centrale nucleare della cellula”. La respirazione cellulare avviene grazie a loro. Una respirazione quest’ultima che determina la produzione di energia sotto forma di molecole. Queste centrali energetiche generano combustibile attraverso i processi metabolici influenzando la neurogenesi, ovvero lo sviluppo dei neuroni.

Individuare la tipologia energetica della propria discendenza mitocondriale aiuta a conoscere, accettare ed eventualmente attivare quel cambiamento necessario affinché l’energia vitale personale, avuta in dono, venga preservata e, semmai, processata attraverso quella volontà necessaria per divenire creatori del proprio de-stino, della propria regalità che determina il massino Bene.

Il metodo olistico di aiuto dimadreinmadre© è un processo filosofico spirituale che aiuta tutti a ri-conoscere e ri-conoscersi. Passo primo per la propria realizzazione.

(Maria Gabriella Santolisier – Autrice e ricercatrice olistica)