Ancora oggi, quasi tutte le donne del pianeta, non fanno altro che replicare le logiche culturali di un pensiero automatico che definiamo maschilista, ma che lo si ritrova in uomini e donne poiché rispecchia gli antiquati sistemi gerarchici e religiosi che fanno parte di quel mondo radicato nei condizionamenti storici del genere femminile…….

E’ un atteggiamento mentale, un sistema di pensiero e di comportamento che ci riduce in prede e predatori, in dominatori e dominati. E’ un modello culturale, un modo di decifrare e intendere i rapporti tra persone. Pertanto infrange le barriere genetiche contagiando i diversi generi. Alimentando violenza e pregiudizi sono numerose le donne che disprezzano le altre donne. il linguaggio usato senza consapevolezza dal genere maschile, ma anche da quello femminile, nasconde la maggior parte delle volte, discriminazioni verso la donna.

Cosa diversifica il nostro ambiente da quello delle nostre Ave?

Cosa è davvero cambiato rispetto al periodo oscuro che i testi medioevali ci riportano?

Certo, possiamo riconoscere che tanta strada si è già fatta ma troppo poco rispetto a quello che si potrebbe realizzare se la donna riconoscesse appieno il proprio valore e la propria funzione in questa vita in quanto creatura creante.

Occorre avere il coraggio di guardare alla base, all’origine.

Vi invito ad ascoltare i vostri pensieri in relazione alle donne della vostra famiglia o che fanno parte della vostra cerchia di amicizie.

E ancora invito tutti ad ascoltare pensieri di sottofondo che la mente produce in automatico alle diversità umane, sopratutto quelle femminili.

Cosa ne abbiamo fatto delle esperienze delle nostre Ave?

Dove abbiamo dimenticato il loro apporto nel procedere in questa vita?

Siamo in grado di riconoscere i loro doni?

E ancora, quanto siamo affezionate al ruolo della vittima?

Stiamo mettendo in atto una vera evoluzione o piuttosto stiamo tracciando la strada per l’ estinzione del genere umano?…………………..